Agire Adesso!
“Agite ora” dicono
i cartelli dei ragazzi di Extinction Rebellion, abbreviato in XR, uno slogan
che ormai non è più solo loro, l’appello ad agire adesso proviene da molte
parti, non solo dagli “allarmisti” ma anche da persone sinceramente preoccupate
perché sono state testimoni in prima persona, hanno toccato con mano, con i
loro stessi occhi, la perdita della biodiversità nelle loro terre o in quelle
dei vicini. Sono inorridite alla vista delle isole di plastica che galleggiano
negli oceani e nei mari. Sono preoccupate dall’allarmante velocità con cui si
stanno sciogliendo i ghiacciai dell’Antartide, il 77% è ormai scomparso,
mettendo in pericolo non solo la sopravvivenza di questo continente ma anche
l’equilibrio climatico di tutta la Terra, la nostra terra. Sono rattristate
perché nei canali alle cui rive vanno a passeggiare da sempre sono morti
migliaia di pesci a causa del proliferare improvviso di alghe con l’aumento
abnorme della temperatura estiva, e hanno visto con i loro occhi raccoglierne i
corpi a migliaia. Si chiedono sconcertate quale sarà la conseguenza della scomparsa delle api dai loro campi e
giardini e notano con dispiacere che il canto degli uccelli all’alba si è fatto
rado.
“Agite ora”. Chi sono queste persone che devono agire
ora? Allo stato attuale le analisi sono state fatte, le commissioni hanno
emesso i loro verdetti, gli scienziati sono stati interpellati, gli
ambientalisti hanno chiamato a raccolta le celebrities
per diffondere la loro causa Di Caprio, Emma Thompson, Harrison Ford, Robert
Redford per nominarne alcuni, anche la gente distratta oggi ha capito che
qualcosa decisamente non va. Le pressioni si stanno ora focalizzando in
un’unica direzione : è la politica che deve agire, deve legiferare in difesa
del pianeta, in difesa delle nostre vite. I governi devono agire e smettere di
far finta che il problema ambientale non è una priorità. Gli ambientalisti
stanno chiamando a raccolta tutte le forze disponibili per sferrare un attacco
all’attenzione generale della gente e dei governi. Per svegliarci tutti dal
nostro sonno fanciullesco, dal nostro chiudere gli occhi o distogliere lo
sguardo. Non è vero che non ci riguarda, quando incomincerà ad esserci scarsità
di raccolti, di frutta, di ortaggi, ci riguarderà. Quando aumenteranno le morti
per le catastrofi ambientali e per l’inquinamento, quando ci sarà mancanza di cibo ci riguarderà. I governi hanno la responsabilità di
proteggerci dalle calamità non solo di assicurare il benessere economico e la
giustizia sociale. Non ci sarà benessere economico per nessuno in una
catastrofe ambientale.
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